
_ le strade secondarie
Le strade secondarie non è conoscere, ma è sentire che ciò che abbiamo dentro ha smesso di ignorarci. È un camminare per sottrarsi all’anonimo e per riempire di significati le cose senza aver fini da raggiungere. Le artiste osservano, attingono e laddove l’immagine si fa astratta, laddove è estrapolata dall’inconscio, riporta di un tentativo di decodificazione dell’io che si fa materia.